Affascinante e deliziosa Naiad, Dafne significa alloro.
Figlia della natura, nata dall’unione della madre terra Gea e il Dio fluviale Peneo. La mitologia narra che sia stato proprio quest’ultimo a salvarla dalle persecuzioni del Dio Apollo trasformandola in un albero di alloro quando non aveva ormai più via di scampo. Da questo momento inizia l’adulazione di Apollo verso l’alloro, quasi a rivivere tramite esso, l’eco di un amore perduto. La pianta viene personificata per rappresentare il simbolo nascosto di un concetto più ampio, il sacro.
La collezione si ispira a questo inarrestabile inseguimento ma anche e soprattutto a questa potenza divina della natura insita nelle donne. In queste bellissime fanciulle eternamente giovani all’essenza di fiori.
Questo è il tocco femminile che va a completare il significato di questa pianta che nella mitologia greco-romana era associata alla gloria e alla sapienza. La circolarità della corona d’alloro nella mia mente richiama subito all’eterno susseguirsi di questo perpetuo desiderio mancato e rimasto in sospeso. Poeti, imperatori e capi militari vittoriosi venivano incoronati per sancire il loro merito. L’alloro è quindi carico di significati pregressi e riconduce subito a Roma.
Indossare l’alloro significa evidenziare un valore che richiama Roma e ci accoglie nella natura fatta di foglie sempreverdi che non cedono alle stagioni avverse. Vuol dire adornare e celebrare la bellezza che non appassisce mai e che al contrario resta viva. La stessa bellezza ricercata invano dai poeti e dagli artisti che vogliono inseguirla, catturarla, bloccarla, fermarla in quell’istante dove è silente, perfetta e immutata dal tempo. Eterna.